Maria Luperini

Si è abituati a immaginare Paganini all’apice della carriera, il suo talento che appare diabolico, la sua vita sregolata e folle. Io l’ho immaginato bambino, in quel quartiere genovese della Cheullia che non esiste più, mentre cresce insieme al suo talento e combatte per sopravvivere e raggiungere il successo, incantando tutti. Alle sue spalle un combattimento tra angeli che se lo contendono. Al suo fianco, una fanciulla innocente a cui sceglie di rinunciare e che rimpiangerà per sempre, ammalata a causa di un supposto maleficio di cui lo stesso violinista sarà sospettato. Un giallo storico, ma anche una rappresentazione sacra.